Assorbenti, IVA e Igiene Femminile

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Nel 2022 assorbenti usa e getta, compostabili ecoppette mestruali erano tassati al 22%, un'aliquota piuttosto elevata che ha suscitato molte discussioni.
 
Nel 2023 viene ridotta l’iva per gli stessi prodotti al 5%, sembrava il primo vero passo positivo per rendere più accessibili questi prodotti alle donne.
 
Nel 2024 come accade purtroppo spesso nel Paese, un passo indietro porta l’iva su questi prodotti al 10%.

Il dibattito riguardo all'IVA sui prodotti per l'igiene femminile è sempre stato al centro delle discussioni in Italia e in tutto il mondo. Unotra i tanti temi su cui dibattiti e richieste da parte di varie associazioni e attiviste sono state portate avanti e tuttora si portano avanti con ogni mezzo a disposizione chiedo:  sono stati ottenuto i risultati sperati?
Il ciclo mestruale rappresenta  un aspetto naturale che interessa per almeno 30 anni  la vita delle donne di tutto il mondo. Tra i prodotti essenziali in questa categoria, gli assorbenti rivestono un ruolo di primo piano indipendentemente dal fatto che siano compostabili o meno ed il medesimo discorso lo possiamo fare per la coppetta mestruale.

Tralasciando se sia corretta o meno l’iva su questa tipologia di prodotti, discorso che si potrebbe aprire per tanti altri, il mio intento con questo articolo è ragionare su possibili alternative che permettano di vivere le mestruazioni senza stress.
Gli assorbenti per come li conosciamo oggi fanno la loro comparsa in Germania e negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento. Se per la maggior parte delle donne oggi sono la soluzione migliore nei giorni di menorrea, agli albori non vennero visti in modo positivo. Questo accadeva perché molte donne provavano imbarazzo nell'acquistarli e avevano delle riserve riguardo al fatto che erano prodotti USA E GETTA.

Infatti, negli anni precedenti agli Anni ’60 questa pratica dell’”Usa e getta” non esisteva e quindi i consumatori non erano abituati al fatto di acquistare un prodotto che veniva usato solo per poche ore prima di essere gettato.
 
 La grande comodità di non dover lavare e rilavare panni di tessuto imbottiti e intrisi di sangue mestruale, però, ha conquistato le donne – soprattutto nel momento in cui il nostro stile di vita è diventato più attivo e ricco di impegni, non più solo in casa ma anche fuori.

pezze di tela bianche, gli assorbenti anni 80

Gli assorbenti erano ingombranti pezze di tessuto imbottite di cotone o di ovatta che, una volta usate, andavano prima lasciate a bagno e poi lavate a mano (visto che ancora non tutte le case erano dotate di lavatrice) o mandate a lavare fuori per farle tornare pulite e poterle riutilizzare il mese dopo.

Il Ruolo degli Assorbenti nell'Igiene Femminile

Gli assorbenti sono un pilastro dell'igiene femminile, essenziali per molte donne durante il ciclo mestruale al fine di garantire comfort, igiene e benessere. La loro utilità si estende ben oltre la semplice assorbenza, in quanto consentono alle donne di affrontare i giorni di flusso in tranquillità, ovunque si trovino. La qualità, l'accessibilità e il comfort che questi prodotti offrono sono di importanza vitale per il benessere e la salute delle donne.

L'IVA sui Prodotti per l'Igiene Femminile

Rispondendo alla domanda iniziale, a seguire gli ultimi aggiornamenti la “tampon tax” non solo è rimasta ma dal nuovo anno (2024) verrà raddoppiata, mossa che ha scatenato un acceso dibattito tra le donne e gli attivisti.
Diversamente da quanto scritto fino a questo punto, assorbenti e simili continuano a non esser considerati beni di prima necessità.

Da donna, mi permetto di esprimere il mio più grande sgomento a riguardo, tra tutte le scelte che avrebbero potuto essere fatte, questa mi fa pensare ad una retromarcia sul fronte culturale unito ad una mancata, ancora una volta, di solidarietà femminile.

La povertà mestruale riguarda anche l’Italia

Non è necessario approfondire la situazione che il nostro Paese, soprattutto dopo gli anni del Covid19 si trova ad affrontare in tema di povertà, ma sono quasi certa non hai mai sentito parlare di “POVERTA’ MESTRUALE”, mi sbaglio??
Parlare di povertà mestruale è oggi più pertinente che mai, e va ben oltre la semplice questione della tassa sui tamponi. Coinvolge domande cruciali legate alla salute delle donne. Molte donne si trovano a dover affrontare disturbi seri legati al ciclo mestruale, come l’endometriosi, crampi intensi, sbalzi d'umore e altri sintomi che possono avere un impatto significativo sulla loro qualità di vita.

Tuttavia, non tutte possono permettersi visite specialistiche e trattamenti adeguati a gestire questi disturbi in modo appropriato. La povertà mestruale si traduce in una disparità nell'accesso alle cure e al benessere, mettendo a rischio la salute e la qualità della vita di molte donne.
Se il passo fatto quest’anno poteva far ben sperare, la notizia di questi ultimi giorni dell’aumento iva al 10% ha disfatto qualsiasi speranza, quasi non fosse una situazione conosciuta quella appena descritta.

 

La Libertà di Scelta delle Donne

La questione dell'IVA sui prodotti per l'igiene femminile è strettamente legata alla libertà di scelta delle donne. Un aumento dell'IVA potrebbe limitare l'accesso a prodotti di qualità, costringendo le donne a fare compromessi sulla loro igiene personale. La libertà di scelta riguarda non solo il prodotto stesso, ma anche la possibilità di prendere decisioni informate basate sulle proprie esigenze e preferenze.

L'aumento dell'IVA sui prodotti per l'igiene femminile, compresi gli assorbenti, avrà un impatto significativo sui prezzi di questi prodotti. Le donne di tutte le fasce di età e reddito si trovano ad affrontare il problema di un maggior onere finanziario, in un momento già per molti versi complesso, quando si tratta di assicurare il proprio benessere durante il ciclo mestruale. Per molte donne, questo aumento potrebbe comportare una maggiore spesa mensile, mettendo ulteriormente a dura prova il bilancio familiare.
Varie associazioni, attivisti cercano di contrastare l'aumento dell'IVA sui prodotti per l'igiene femminile. Gli assorbenti, essendo un elemento essenziale per l'igiene mensile, sono un bene di prima necessità e questo aumento fiscale potrebbe sollevare legittime preoccupazioni riguardo all'accessibilità economica e alla dignità delle donne, costringendole a subire le conseguenze finanziarie di una decisione governativa che influisce direttamente sulla loro salute e benessere.
In Italia, come in molti altri luoghi, c'è spesso una tendenza a dipendere dagli altri per comprendere le nostre esigenze, aspettandosi che gli altri ci aiutino a superare le sfide quotidiane.

Questa aspettativa può essere comprensibile, ma è anche importante ricordare un antico detto: "aiutati che Dio ti aiuta". In effetti, la realtà ci insegna che, in molte situazioni, la vera forza e la soluzione ai problemi possono essere trovate solo in fondo al nostro braccio.
L'aumento dell'IVA sui prodotti per l'igiene femminile è una di quelle situazioni in cui è cruciale rendersi parte attiva nella quotidianità. Dovendo affrontare l'inasprimento dei costi di prodotti essenziali come gli assorbenti, le donne si trovano di fronte a una scelta: subire passivamente le conseguenze finanziarie o cercare alternative e soluzioni che rendano il bilancio familiare più sostenibile.

 

Esistono soluzioni per un ciclo mestruale sostenibile economicamente?

Interrogarsi sull'esistenza di alternative sostenibili ed economiche, specialmente in un contesto in cui sembra che il benessere personale delle singole persone venga spesso trascurato, è non solo pertinente ma anche essenziale.

In un Paese dove molte sfide riguardanti l'igiene femminile e il ciclo mestruale sono spesso trascurate, è fondamentale esaminare soluzioni che consentono alle donne di affrontare il ciclo mestruale in modo accessibile, sostenibile ed economicamente vantaggioso.

Certo la componente IVA rimane invariata, ma sono alternative che consentono di non preoccuparsi più della spesa per il ciclo mestruale per almeno 4 anni. Gli assorbenti lavabili e le coppette mestruali consentono alle donne di affrontare il ciclo mestruale senza preoccuparsi della spesa mensile per lungo tempo, offrendo non solo un notevole risparmio finanziario, ma anche un impatto positivo sull'ambiente. Proseguendo nell'articolo, esploreremo più nel dettaglio queste alternative.

Nonostante le sfide, possiamo fare scelte consapevoli e trovare soluzioni che ci permettono di vivere con dignità, autonomia e responsabilità.
Scegliere prodotti riutilizzabili, è un passo concreto verso l'autodeterminazione, dimostrando che, quando necessario, possiamo trovare la forza e le soluzioni a portata di mano per affrontare le sfide che la vita ci presenta.
In un momento in cui l'aumento dell'IVA sui prodotti per l'igiene femminile solleva preoccupazioni e sfide finanziarie in molte donne, è importante riflettere su come la solidarietà e l'empowerment possono fare la differenza nella vita delle persone.

Continuando con i detti dei nostri anziani, "Se hai bisogno di una mano per un aiuto, la puoi trovare solo in fondo al tuo braccio" – una saggezza che ci ricorda che, in molti casi, la forza e la soluzione risiedono in noi stessi.

In questo caso, possiamo trovare aiuto nelle abili mani delle nostre artigiane italiane, che con il loro talento contribuiscono a fornire alternative sostenibili e di qualità per affrontare il ciclo mestruale in modo più accessibile ed economicamente vantaggioso.
 

 

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